Civita di Bagnoregio: vivere in una grotta
Patrick Fradiani è il nome dell’architetto che, qualche anno fa, ha acquistato una singolare abitazione a Civita di Bagnoregio, paese dell’Alto Lazio caratterizzato da una magica atmosfera sospesa tra cielo e terra. All’epoca dell’acquisto Fradiani trovò la casa in una condizione disastrosa, abitata ma lasciata molto rustica e utilizzata in tutte le sue parti, anche al piano inferiore.
Tuttavia, i segni della bellezza originale erano ancora visibili in questa casa nel bellissimo camino in pietra di Basalto, nelle vecchie travi dei solai, nelle pareti in tufo e sui pavimenti in cotto. Ma la parte più interessante della casa era sicuramente la sua connessione ombelicale con un incredibile mondo di grotte scavate nel tufo che portavano, tre piani più sotto, ad un giardino pensile a picco sulla valle. Attraverso una serie di tunnel medievali che iniziavano dal piano terra della casa si entrava in una vecchia cisterna dell’acqua romana alta 7 metri, con il suo intonaco idraulico originale, e in altre grotte e tombe di origine etrusca situate nel giardino. Questo mondo sotterraneo era perfettamente conservato, assolutamente affascinante e completamente inutilizzato.
La sfida principale dell’architetto Fradiani fu di connettere gli ambienti in maniera organica e di ‘abbracciare’ tutti questi spazi così differenti della casa, rendendo vivibili duemila anni di storia. La struttura della casa è stata restaurata conservando tutto ciò che era orginale e di valore ma inserendo anche sia elementi e materiali tradizionali sia elementi contemporanei che fossero complementari alla casa, come il vetro acidato, le lacche lucide e opache per i mobili realizzati su disegno e per la cucina, l’acciaio inossidabile, il ferro. Le grotte e i tunnel sono stati interamente puliti, lavati, sabbiati dove era necessario e “bonificati” dai problemi di umidità e dalle inflitrazioni e poi trasformati in spazi unici, come ad esempio la cantina dei vini, una stanza per la meditazione con oggetti di B&B Italia, una cucina per il giardino firmata Stosa, una sala da pranzo con il tavolo Container di Mooi, sedie di Vitra, Kartell e Driade, una piscina e, addirittura, delle gallerie d’arte nei tunnel più profondi.
Fradiani ha anche creato un giardino formale all’italiana provvisto di una fontana, di un parterre con bosso e ortensie e di un gazebo. In un certo senso, questo giardino costituisce un ponte tra l’antico e il moderno che era un po’ l’elemento di connessione stilistica che cercavamo tra tutte le parti di questa casa. Tutti i materiali utilizzati in questa casa multipiano sono originari della zona. L’arredamento, invece, è permeato da un tocco di umorismo che, in qualche modo, rende la casa sorprendente nei suoi spazi originali ma anche divertente per chiunque la visiti.
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