Week end a Zurigo: eleganza e avanguardia
Con l’inaugurazione del nuovo tunnel del San Gottardo dell’11dicembre, dopo diciassette anni di lavori, passare un week end a Zurigo o Lucerna partendo da Milano è comodissimo.
Capiscuola da sempre dell’ingegneria ferroviaria gli svizzeri oggi vantano un nuovo record per aver realizzato, con 57 km di tragitto, la galleria ferroviaria più lunga del mondo, dimostrandosi all’avanguardia ancora una volta nella capacità progettuale e soprattutto nel rispetto dei tempi. A conferma di come la Svizzera sia molto di più di montagne imbiancate, placidi lungolago, trasporti puntuali e capillari e città dove non accade nulla e tutto è pianificato e perfetto da risultare tedioso.
È tempo di uscire dai cliché, perché un conto è la qualità della vita, altra cosa sono tedio e monotonia, e questi davvero non abitano nei Cantoni elvetici. Allora perché non constatarlo di persona, approfittando della nuova galleria del San Gottardo, e puntare ad un week end a Zurigo, che dopo essersi aggiudicata per sette anni il primato di “città più vivibile del mondo” da due si attesta al secondo posto?
Città di solida tradizione economica e, al contempo, cosmopolita, liberale per vocazione e storico rifugio di fuggitivi, perseguitati e dissidenti politici: da Casanova a Lenin e Trotsky.
Affacciata su un lago incantevole e circondata da boschi e montagne raggiungibili in mezz’ora dal centro storico, perfino in tram, è soprattutto una città giovane. Migliaia gli studenti che frequentano la sua Università e quel Politecnico da cui sono usciti ventuno premi Nobel, ospita la più importante e selettiva Facoltà di Architettura d’Europa.
Non stupisce che Norman Foster trascorra qui le vacanze e Santiago Calatrava vi tenga il suo ufficio generale.
Scoprire l’arte in un week end a Zurigo
“Vuoi cambiare il mondo? Allora sei nel posto giusto”, dicono a chi arriva a Zurigo dove l’arte d’avanguardia è di casa. Fin da quando al Cabaret Voltaire nacque, nel 1916, il rivoluzionario movimento Dada.
Oggi le Gallerie d’arte contemporanea sono circa cento e una cinquantina i musei. Sulle due sponde della Limmat, il fiume che la attraversa per sfociare nel lago, passato e futuro convivono mantenendo la propria identità.
Su una sponda la città delle banche e del denaro, abituata all’efficienza e avvezza, per etica protestante, al culto del lavoro e a non esibire i segni dell’opulenza.
Dall’altra quella alternativa e ribelle dove si svolgono le numerose manifestazioni di strada con migliaia di partecipanti in arrivo da tutta Europa: in giugno il Christofer Street Day, un coloratissimo gay party e Tropical Caliente, il più importante evento in Svizzera dedicato alla musica latina o la gigantesca Street Parade all’insegna della techno in agosto.
Per conoscerne i diversi aspetti ottima la Swiss Card, valida per accedere ai luoghi più importanti e per utilizzare tutti gli iper efficienti mezzi di trasporto, battelli e funivie compresi.
D’obbligo una passeggiata nel quartiere medievale di Niederhof, cuore del centro storico. Qui gli edifici dai tetti spioventi si affacciano sulle stradine acciottolate e piccole piazze segrete.
Intorno, negozi di antichità, curiosità e pasticcerie straordinarie. Come Schober, in Napfegasse che, fra candide e intarsiate boiserie ottocentesche, offre il meglio dell’arte dolciaria elvetica. Sempre in centro città da non perdere il Grossmünster, il Duomo romanico, costruito sulle tombe dei santi patroni Felix e Regula, con i due tondi campanili simbolo della città. Qui Huldrych Zwingli, dal 1523, predicò i suoi innovativi concetti teologici e fondò la Chiesa Riformata svizzera.
Al di là del fiume
Si attraversa il fiume e, nella gotica chiesa di Fraumünster, ecco le multicolori vetrate, brillante opera di Marc Chagall. Sosta relax in uno degli accoglienti caffè sulla spianata ombreggiata dai tigli del Lindenhof per ammirare il panorama della città e il lago.
Da non mancare una visita alla Kunsthaus, fra i più importanti musei svizzeri, per apprezzare i maestri dell’arte elvetica: le visioni fantastiche di Füssli, i paesaggi di Segantini, le cime innevate di Hodler, l’astrazione delle sculture di Giacometti.
Altro must la passeggiata lungo l’elegante Banhofstrasse, definita “una delle strade più care d’Europa” per il susseguirsi di negozi di alta orologeria e gioielleria, come Beyer con annesso il museo dell’azienda.
Shopping a Zurigo
Ma chi vuole vivere intensamente la città deve puntare su Zürich West, la parte ovest della città. Un tempo zona degradata e con le antiche strutture industriali in abbandono, dopo un’attenta riqualificazione architettonica, è diventata centro del divertimento e delle nuove tendenze. Anche culturali.
Basta fare un giro nella ex fabbrica di birra Löwenbräu, in Limmatstrasse 270, per trovare la Kunsthalle e le sue gallerie d’arte innovative e il Migros Museum per l’Arte Contemporanea o allo Schiffbau, un tempo cantiere per battelli lacustri, diventato Teatro d’avanguardia, sede di mostre e dello scenografico ristorante di design La Salle (Schiffbaustrasse, 4).
Interessante anche lo shopping in zona, visto il brulicare di nuovi creativi. Come la manifattura Freitag, con spazi vendita ubicati in una serie di container sovrapposti. Propone borse e accessori realizzati con il materiale dai teloni dei camion riciclati e diventati oggetti di culto.
Poco lontano musica d’autore e vista panoramica dal cubo di cristallo di Hard One (Hardstrasse, 260). Sono tante le offerte a Zürich West che è meglio lasciarsi guidare dall’istinto, senza però tralasciare Puls 5, Giessereistrasse 18.
Sotto le imponenti strutture e i macchinari di un’ex fonderia sorge un immenso spazio multifunzionale per mostre, iniziative culturali, proposte di cucina etnica e un centro wellness aiurvedico. In estate l’intensa movida zurighese si trasferisce sulle rive del lago dove i tanti stabilimenti balneari la sera diventano ristoranti e discoteche all’aperto.
Sono in molti, finito il lavoro, a infilare le infradito e puntare, magari in bicicletta, verso l’acqua. Piacevole tutto l’anno la riva est, anche grazie ai vasti spazi verdi del parco Zürichhorn dove troviamo la villa costruita da Le Corbusier per la sua mecenate Heidi Weber, Höschgasse 8 .
Un’opera d’arte totale, composta da cubi di vetro e acciaio e pannelli di lamiera colorata e oggi sede del centro studi, della collezione di disegni e di molti mobili progettati dell’architetto svizzero.
Se si è stanchi dopo tanto girare niente di meglio di un giro in battello verso uno dei deliziosi borghi lacustri. Partenza dall’imbarcadero centrale sulla Bürkliplatz, proprio dove ogni fine settimana si tiene un invitante mercato di antichità e artigianato.
Vista dall’acqua, sorseggiando un bicchiere di birra Hürlimann, parte della cultura zurighese, o un calice di rosso e profumato Blauburgunder, fiore all’occhiello della poco nota ma pregevole viticoltura locale, la città sembrerà ancora più bella e vivibile. Provare per credere.
A cura di PICCI MANZARI
Foto dell’ UFFICIO DEL TURISMO SVIZZERO
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